FESTA DEI DIPLOMI

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IL NOSTRO ANNO CON IL PICCOLO PRINCIPE

Tutti i grandi sono stati piccoli.. MICOL, SABRINA, MIRKO, GINEVRA

“Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano”. (narratore)

Nel dedicare il libro, il narratore si scusa con i bambini per averlo dedicato ad un adulto, spiegando che gli adulti hanno perso il contatto con la parte più profonda di se stessi e non sanno sempre farsi trasportare dalle sensazioni e dall’immaginazione. Studiano la realtà sui libri e non sanno più comprenderla direttamente, un dono che i bambini, per fortuna, invece conservano ancora.

Devo pur sopportare qualche bruco… MATILDE, MIA A.,  ANTONIO, GABRIELE

“Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle”. (la rosa)

Il Piccolo Principe lascia la rosa per partire verso nuove avventure, la rosa spiega che le apparenze possono ingannare. Forse quei bruchi che abbiamo intorno si trasformeranno in farfalle meravigliose ma non potremo mai saperlo se non li aiuteremo a sopravvivere e se li allontaneremo da noi perché non li riteniamo alla nostra altezza.

Bisogna esigere da ciascuno.. PIETRO,  NICOLO’, BENEDETTA, SIMONE M.

“Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno può dare” (il re)

Tanti sono i personaggi che il Piccolo Principe incontra nel suo viaggio, un vanitoso, un ubriacone, un geografo, un uomo d’affari, un lampionaio, un serpente ed un re, che spiega come non siamo tutti uguali: ciascuno possiede pregi e difetti, ciascuno farà e otterrà cose diverse

È il tempo che hai perduto per la tua rosa… ELLA,  ANNA,  ROBERTO,  SIMONE F.

“È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”. (la volpe)

La volpe spiega al Piccolo Principe che è il tempo che dedichiamo agli altri a creare un vero legame con loro. Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla, comprano dai mercanti le cose già fatte, ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici.

Le parole sono una fonte di malintesi… PIETRO, NICOLO’, BENETTA, SIMONE M.

Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…e addomesticarmi”. (la volpe)

Nel rapportarci agli altri e nel confrontarci con loro dovremmo dare più importanza alle azioni invece che alle parole. Le parole dette a voce infatti sono passeggere e a volte vengono pronunciate senza pensarci troppo. Le azioni invece sono concrete, hanno degli effetti duraturi e rivelano ciò che davvero le persone hanno nel proprio cuore.

 Ma se tu mi addomestichi.. DAVIDE, GIULIA, NINA, ALESSANDRO

Ma se tu mi addomestichi, avremo bisogno l’uno dell’altra. Per me tu sarai unico al mondo, per te io sarò unica al mondo. (la volpe)

Le relazioni con gli altri non nascono dal nulla, spiega la volpe, siamo responsabili di ciò che addomestichiamo. L’amicizia e l’amore portano sempre con sé la necessità di assumersi le proprie responsabilità.

L’essenziale è invisibile agli occhi…  GRETA, VIOLA, FRANCESCO, FILIPPO

“Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che con il cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”. (la volpe)

Nel dire addio al Piccolo Principe la volpe svela il segreto: la vera bellezza delle persone risiede in ciò che tengono segreto dentro. Sono le cose nascoste a renderle davvero speciali, quelle cose che non sono immediate e nemmeno facili da raggiungere e che possiamo scoprire davvero solo se vogliamo approfondire il rapporto con una persona e se ci impegniamo ad esserle amici.

 

 

I figli sono come gli aquiloni; Insegnerai a volare,

ma non voleranno il tuo volo; Insegnerai a sognare,

ma non sogneranno il tuo sogno; Insegnerai a vivere,

ma non vivranno la tua vita.
Ma in ogni volo, in ogni sogno e in ogni vita,

rimarrà per sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto

Madre Teresa di Calcutta

 

 

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